QUANDO LE FACCENDE CHIAMANO.. E TU TI VOLTI DALL’ALTRA PARTE

Oggi vorrei che fosse una di quelle giornate in cui me ne frego di tutti e tutto.. vorrei essere da qualsiasi parte, lontano da casa, dagli impegni, dai doveri, dai pensieri.
Vorrei non vedere la polvere che si accumula sui mobili, la cesta dei panni stracolma, il mucchio di vestiti da stirare sulla sedia, il frigorifero vuoto, la lavastoviglie da svuotare.. e poi ce ne sarebbe ancora ma non sto qui a elencare la miriade di faccende che ho accumulato in questi giorni..
Nessuna voglia di iniziare a fare qualcosa, perché non so da che parte farmi e perché fra un’ora devo andare a lavorare.
Domani e venerdì dovrei avere due giorni liberi ma mi aspetta il dentista e l’elenco sopra citato..
La mia lista delle cose da fare che ho stilato è così lunga che 48 ore penso che non mi bastino nemmeno per metà dell’elenco..

e come se non bastasse la clero che già ho, dieci minuti fa mi arriva la telefonata della mia responsabile per chiedermi se domani potevo coprire una collega che ha un impegno inderogabile.... col cavolo.. che poi mi chiedo perché queste cose succedono sempre quando devo stare a casa io.
E mi sento pure in colpa perché ho rifiutato, perché sono una di quelle che fa fatica a dire no, che di fronte alle persone sicure, molto sicure di se stesse  si intimidisce ancora di più.. e niente mi sento impacciata anche in questo. A volte mi è più semplice dire si è togliermi dai vari imbarazzi. Non ce la posso fare, e dire che non ho più 20 anni e ancora non ho imparato. Povera me.

Esiste un corso per imparare a dire no, a essere meno accondiscendenti, a essere più sicuri e avere più autostima?

Comunque, intanto, ho deciso che siccome fuori è pure brutto e piove, non farò nulla nemmeno per la prossima ora.

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