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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

IO...

Io che ... mangerei tutte le sere la pizza. Io che ... non so dire mai di no al gelato. Io che ... stampo e copio ricette da tutte le parti, ma alla fine non riesco mai a farne nemmeno una. Io che ... vivrei di solo cioccolato. Io che ... non so resistere alle tentazioni e a qualsiasi dolce che mi si pari davanti. Io che ... mi sono messa a dieta ferrea vicino alle festività.

UN SABATO TRANQUILLO

Ah che bello ! Sabato !! Il weekend si prospetta ricco di tanti momenti di relax con i miei due amori . Nessun programma in vista e quindi ho intenzione di fare ben poco, starmene in tuta e pantofole, giocare con la mia bimba , guardarmi la tv magari un bel cartone della Disney, fare una crostata per i miei amori. Al massimo un po' di spesa e stop ma non ho intenzione di infilarmi in nessun negozio o centro commerciale. Non potrei sopportare la ressa di questi giorni, mi viene l'ansia solo a pensarci ! .. Se devo comprarmi qualcosa ho bisogno di fare le cose con calma e avere troppa gente intorno mi innervosisce, e mi spazientisco subito. Si decisamente non sono il tipo da centro commerciale !! Sono in quella fase che preferisco la tranquillità di casa, soprattutto la sera se devo scegliere prediligo la pace e la serenità delle nostre quattro mura di casa, il divano e l'atmosfera casalinga.  Le uscite con gli amici o qualche aperitivo preferiamo riservarle durante il

COS'È NATALE PER ME

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Fra pochissimo sarà Natale ! Il secondo natale della mia bimba.. L'anno scorso lei era piccola piccola, e noi, ancora in quella fase in cui cerchi di capire come funziona la vita con un piccolo esserino prematuro e di come affrontare le mille paure e l'ansia dei primi mesi.  Sinceramente non ho ancora capito se quest'anno l'atmosfera festiva mi abbia  coinvolta o è solo il pensiero che  la mia bimba riesca a capire che cosa succede attorno a lei e di riflesso sono felice di vederla così presa dalle luci, dalle decorazione e da tutto ciò che comporta il Natale. In 40 anni sinceramente che fosse Natale o meno poco me ne è mai importato. Non l'ho mai veramente sentita come festa, non ho mai compreso come certe persone riescano a farsi prendere dall'atmosfera del Natale, con tutto il rispetto per queste persone . Perché un pizzico d'invidia non nascondo che c'è, si, sinceramente io invidio queste persone, solo perché per un anno vorrei mettermi nei loro

IL GIOCO 6-12 MESI

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Il bambino, grazie alle competenze motorie acquisite, inizia a esplorare lo spazio e questo favorisce l’allontanamento dal corpo dell’adulto e una parallela capacità d’azione autonoma. In questi mesi il gioco si sviluppa su due piani paralleli: - uno correlato all’esplorazione del proprio corpo in movimento nello spazio e alle sensazioni che ne derivano (gioco sensomotorio) - l’altro più connesso all’immaginazione, cioè all’uso dello spazio e degli oggetti sulla base delle esperienze già vissute dal bambino (gioco proto-simbolico) GIOCO SENSOMOTORIO Ricerca di sensazioni piacevoli del proprio corpo (movimento-immobilità, equilibrio-disequilibrio, tensione-distensione, tirare-spingere) in rapporto a se stesso o all’oggetto, esplorazione e conquista dello spazio. Il bambino dai 6 ai 18 mesi rielabora le esperienze tonico-emozionali, non più in un’interazione corpo a corpo ma in rapporto agli oggetti e allo spazio. Attraverso quei giochi universali che non si stanca mai di ripetere, si

DALLA PARTE DEL NEONATO 6-12 MESI

Evviva... ce l’ho fatta, comincio a stare seduto! Mi giro di qua e di là e anche se barcollo rimango su; mi basta appoggiare una mano a terra per ritrovare l’equilibrio. Ora sì che mi piace fare e rifare con gli oggetti sempre la stessa cosa, e anche fare la stessa cosa con oggetti diversi: prima li porto tutti alla bocca (non penserete vero che l’abbia già messa da parte...!), poi li gratto tutti o li scuoto tutti o li lancio tutti... Ripetendole, mi alleno a imparare le azioni ma anche a capire che gli oggetti non sono tutti uguali. Come sono diversi in bocca, così sono diversi anche nel rumore che fanno o nella forma che hanno. C’è chi rotola via e chi sta fermo, chi suona e chi no, chi è vuoto e chi è pieno... Quando mi capita osservo con attenzione e cerco di toccare quello là che vedo nello specchio: se mi muovo o allungo la manina lo fa anche lui, se mi appiccico con il viso lo fa anche lui... che cosa strana! Mah... sarò io? Inizio a spostarmi nello spazio per andare a prendere

GIOCO 2-6 MESI

GIOCO TONICO EMOZIONALE Giochi di postura e di movimento in relazione con il corpo dell’adulto, giochi di interazione faccia a faccia con vocalizzi, attenzione agli oggetti, giochi di “allenamento” di azioni Si delinea sempre più chiaramente uno spazio del gioco, nasce l’interesse per l’OGGETTO (sia esso persona, cosa, animale) e il suo movimento, tanto più se accompagnato da un suono. Diminuisce la dipendenza dal corpo della madre, le nuove prospettive visive e le acquisizioni motorie ampliano le possibilità d’azione e di esperienza e il movimento diventa fluido e funzionale. Nel comportamento spontaneo del bambino si osservano: • Giochi di esplorazione del proprio corpo: dai 4 mesi il bambino gioca prima con le sue mani, con cui si tocca, si accarezza, si pizzica, quasi a cercare i confini somatici e a sperimentare la consistenza del suo corpo. Dal toccarsi il bambino passa al toccare.... • Giochi di esplorazione del corpo dell’altro • Giochi di ricerca di contatto tra parti

DALLA PARTE DEL NEONATO 2-6 MESI

Avete visto quante cose ora riesco a fare? Riesco a tenere su la testa e a ruotarla di qua e di là, riesco a girarmi sul fianco e anche a mettermi a pancia in giù. Ma forse la cosa più speciale è che inizio a usare le mani. Dopo averle succhiate, guardate e fatte passare davanti agli occhi tante volte ho scoperto che sono mie. Posso tenerle una con l’altra, vanno dove voglio io (le muovo) e mi fanno prendere quello che vedo e mettermelo in bocca... prima di tutto quei due piedini che si muovono laggiù e che dopo tanti tentativi sono finalmente riuscito ad assaggiare! Eh già, ho proprio bisogno di scoprire le parti del mio corpo per capire che sono mie e che sono tutto intero: questo è un compito che mi richiederà molte esperienze! Mi piace stare disteso a terra, perché è il modo che mi lascia più libero di esplorarmi, muovermi, partire alla conquista di nuove posizioni (sì, proprio quelle di cui mi vantavo prima) e di iniziare a conoscere lo spazio. È diverso stare sulla schiena o star

IL GIOCO 0-2 MESI

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È difficile differenziare un vero e proprio “spazio del gioco” dalla vita stessa del neonato. Tuttavia, quando i bisogni primari del bambino sono soddisfatti e appare tranquillo, si possono osservare dei momenti in cui, a  partire dalla relazione corporea di accudimento, si creano nuovi scambi comunicativi. In questi scambi predomina l’alternanza ritmica di sguardo, voce o azione tra il corpo della madre e quello del bambino. A partire dalle posizioni di allattamento, inizia a svilupparsi la comunicazione “faccia a faccia” che diventerà sempre più importante nei mesi successivi. In tutte queste esperienze si possono rintracciare le basi delle successive forme di gioco.

NORMALITÀ

Che bello ! La casa che profuma di pulito, la lavastoviglie sistemata, la montagna di cose  stirata, tutto in ordine e la spesa fatta.. Come mi sento bene, immagino che sia un fatto psicologico .. Peccato che ho un po' di lavatrici da fare.. se non fosse per questo tempo piovigginoso avrei portato a termine anche quelle.. Pazienza! Durante la settimana e' un'impresa pulire casa o fare qualsiasi cosa senza che abbia la mia piccola koala attaccata alla gamba, appena faccio due passi me la ritrovo costantemente dietro.. Io riordino, faccio il letto, spolvero e lei intanto mi tira fuori mezzo mondo dai cassetti.. Non riesco a capire come faccia.. La velocità che impiega  a combinare guai è impressionante, non faccio tempo a girare lo sguardo  che lei ha già rovesciato qualcosa o si è arrampicata da qualche parte e mi fa venire dei mezzi colpi quando la vedo in bilico su una sedia o su uno sgabello.. Quando ho anche lei da tenere d'occhio impiego il doppio del tempo a fare

ARIECCOMI

 Immaginavo che l'essere mamma avrebbe comportato una serie di impegni e responsabilità non indifferenti.  Ma solo ora, che lo sono, mi rendo conto di quanto l’universo delle mamme sia piuttosto complesso. Il caos  è all'ordine del giorno, la voglia di ritagliarmi un angolino tutto mio da dedicare a un hobby è sempre presente.  Ogni giorno cerco di destreggiarmi tra la cucina, la casa da mandare avanti, un marito esigente, mucchi di cose da stirare e sistemare, pannolini, pianti  e persone che in questo periodo esigono il massimo da me, e per fortuna non ho  un lavoro, mi viene da dire.   Penso che sia arrivato il momento di riprendere in mano questo blog, sempre che la nanetta mi permetta di essere costante questa volta. Tante cose sono cambiate in questi due mesi che non ho aggiornato il blog, tante cose sono successe..  ma per ora piano piano ripartiamo e vediamo un po' come va ..

DALLA PARTE DEL NEONATO

Ma torniamo al gioco e cominciamo dall’inizio... il pensiero del bimbo Io in qualche modo gioco da quando ero nella pancia, da quando mi succhiavo il dito e muovevo mani e piedi, che tu sentivi premere e calciare dentro di te. Da quando riconoscevo la tua voce, il ritmo del tuo cuore e del tuo respiro e mi addormentavo cullato nell’onda dei tuoi passi. Sono i primi giorni che passiamo insieme, per me tutto è nuovo, mi sento disorientato e non capisco cosa mi accade: luci, rumori, voci, spostamenti del mio corpo, fame, male al pancino... Ci sono però dei momenti in cui avviene qualcosa di speciale: provo e riconosco quelle stesse sensazioni che mi hanno accompagnato per 9 mesi, e mi sento di nuovo sicuro.  Succede quando sono sostenuto e contenuto dalle tue braccia con il viso vicino al tuo cuore (che sicurezza sentire ancora quello stesso battito ritmato). O quando le tue mani mi toccano delicatamente per dare dei confini alle mie braccia e alle mie gambe che si

LE PRIME PAROLE DEL CORPO

Alla nascita e nei primi mesi di vita, il bambino ha bisogno di ritrovare le stesse sensazioni che provava quando era nella pancia. sensazione di fusione: essere contenuto e sostenuto all’interno di uno spazio caldo e definito come era quello uterino sensazione di diffusione: muoversi sentendo dei confini sensazione di ritmo: battito cardiaco e respiro della madre Questo avviene in modo spontaneo nella relazione affettiva con la madre, e in particolare nel dialogo che si crea tra il corpo della madre e quello del bambino. Una vera e propria comunicazione, in cui fin da subito, la madre impara a riconoscere i segnali che manda il suo bambino e il bambino le modalità di risposta di sua madre. Ma come parlano tra loro il corpo della madre e quello del bambino? Il neonato è immerso in un insieme di nuove sensazioni che derivano dagli stimoli provenienti dall’esterno (luci, suoni, manipolazioni...) e dall’interno (fame, sonn