LE PRIME PAROLE DEL CORPO


Alla nascita e nei primi mesi di vita, il bambino ha bisogno di ritrovare le stesse sensazioni che provava quando era nella pancia.
  • sensazione di fusione: essere contenuto e sostenuto all’interno di uno spazio caldo e definito come era quello uterino
  • sensazione di diffusione: muoversi sentendo dei confini
  • sensazione di ritmo: battito cardiaco e respiro della madre
    Questo avviene in modo spontaneo nella relazione affettiva con la madre, e in particolare nel dialogo che si crea tra il corpo della madre e quello del bambino. Una vera e propria comunicazione, in cui fin da subito, la madre impara a riconoscere i segnali che manda il suo bambino e il bambino le modalità di risposta di sua madre.

    Ma come parlano tra loro il corpo della madre e quello del bambino?
    Il neonato è immerso in un insieme di nuove sensazioni che derivano dagli stimoli provenienti dall’esterno (luci, suoni, manipolazioni...) e dall’interno (fame, sonno, dolore, appagamento...).
    A essi
    reagisce in modo automatico modificando il suo tono di base, che aumenta o diminuisce. Queste variazioni del tono si rendono visibili in movimenti di tutto il corpo e in vocalizzi. 

E' a questo punto che interviene la madre, cercando di interpretare e dare un significato ai vari comportamenti che osserva nel bambino per dargli una risposta adeguata.
Potrà prendere il bambino in braccio e allattarlo, se pensa abbia fame, cullarlo se pensa abbia sonno, coccolarlo e parlargli dolcemente se pensa abbia bisogno di rassicurazione, cambiarlo, etc.

A bisogni diversi offre risposte diverse ma che hanno un tratto comune nella modalità corporea utilizzata: sono tutti scambi in cui prevalgono movimenti fluidi, privi di interruzioni, che possiedono un ritmo lento e ondulare, in cui il neonato non percepisce separazione tra sé e la madre.
Il bambino inizia così ad associare semplici forme di emozione, di piacere o dispiacere, a questi primi scambi che prendono vita nel linguaggio del corpo. Ogni madre con il suo bambino svilupperà un dialogo unico e irripetibile, nel quale il piccolo riuscirà a trovare benessere, rilassamento e senso di unità.
Il sentirsi sostenuto e contenuto creerà:
lafiducia,
la capacità di relazione
la possibilità di aprirsi nei mesi successivi alla scoperta dell’altro, degli oggetti e dello spazio.
Queste prime esperienze tonico-emozionali rimarranno alla base di ogni esperienza successiva e delle interazioni umane tutte le volte che si cercherà la relazione attraverso il contatto corporeo, il sostegno, l’abbraccio, il guardarsi negli occhi (faccia a faccia). 


tratto da IL LIBRO GIOCO

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