IL GIOCO 12-24 MESI

Il gioco sensomotorio esplode nel secondo e terzo anno di vita. Include tutti quei giochi accompagnati da un vissuto emozionale molto intenso, attraverso cui i bambini scoprono i limiti e le potenzialità del proprio corpo fondando l’identità personale. Essa, infatti, non è un concetto solamente psichico ma possiede una dimensione corporea: la coscienza del proprio corpo come qualcosa di unitario che racchiude e definisce un Io rispetto al mondo esterno. Il piacere sensomotorio, da questo punto di vista, è il gioco continuo di perdere e ritrovare la propria dimensione corporea in un costante alternarsi di contrasti e variazioni brusche di equilibrio, peso, orientamento spaziale. Il piacere è dato dal movimento in sé e non dall’effetto dell’azione sull’ambiente.

I giochi sensomotori sono essenziali: è importante creare dei momenti e degli spazi in cui il bambino può saltare, arrampicarsi, cadere e correre liberamente con l’approvazione e la condivisione emozionale di mamma e papà. Questo faciliterà anche il rispetto dei giusti limiti che gli verranno dati in alcuni ambienti della casa.
Giochi di equilibrio disequilibrio Rotolamenti al suolo, altalena, arrampicata, salto dall’alto, girare su se stessi e girotondo (il movimento circolare annulla la propria posizione nello spazio, che si ritrova quando ci si ferma). Attraverso queste esperienze il bambino sperimenta il corpo nella sua integrità e lo ritrova nei propri confini corporei. Sono giochi al confine tra tenersi-lasciarsi, tenerelasciare, piacere-paura, ricercati dai bambini secondo una gradualità e intensità proporzionali allo sviluppo delle capacità motorie.

GIOCO SENSOMOTORIO Giochi di coinvolgimento corporeo globale: corse, salti, cadute, rotolamenti, scivolamenti, contatti violenti che determinano sensazioni forti e piacevoli. Uso pieno dello spazio.

Giochi di tirare e spingere.
Afferrare, trattenere, spingere, stringere, strappare, spingere via, allontanare... Il bambino si sperimenta come “Io agente” in rapporto ad un oggetto. Sono giochi che aiutano a definire se stessi rispetto all’altro, e più vistosa è l’azione compiuta, più il bambino si sente forte e potente. Il bambino inizia esplorando il suo corpo (anche quando calcia vigorosamente per non farsi cambiare...) e quello dell’altro, nel gioco di lasciarsi fare e opporre resistenza in un dialogo io-tu. In seguito compaiono quei giochi corpo a corpo dei bambini tra di loro o tramite gli oggetti, che talvolta possono sembrare aggressivi. In essi predomina il piacere di controllo dell’oggetto e dello spazio.
Si manifesta in forme più complesse rispetto ai mesi precedenti. Il bambino occupa e trasforma lo spazio e usa gli oggetti come un’estensione della propria soggettività.
Via libera a: scatoloni, teli, coperte, contenitori di tutti i tipi da aprire, chiudere e mettere uno dentro l’altro, materiali duttili da manipolare e mescolare, oggetti da scoprire nelle loro qualità sensoriali, unire e separare, costruire e distruggere, ammucchiare o disperdere...
Via libera a: sporcarsi, pasticciarsi, colorarsi... mettendosi vestiti adatti!
GIOCO SIMBOLICO Nasce il primo gioco simbolico condiviso: simulazioni di azioni quotidiane (mangiare, dormire, andare in macchina...) con il proprio corpo o usando gli oggetti (bambole, animali, peluches, macchinine)

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