PENSIERI E RICORDI

Mi ricordo che ho iniziato la mia avventura della maternità con le tante "idee di base" su come prendersi cura di un bambino lette qua e la' o per sentito dire.
In particolar modo mi ricordo una delle prime notti della nostra vita a tre, a casa, ero esausta, frustrata.
Ero stanca, saranno state le 2 del mattino e  ancora non avevo chiuso occhio per via del reflusso della piccola. Lei i primi mesi dormiva poco,  non riusciva a rilassarsi, a prendere sonno e frignava continuamente e come se non bastasse non voleva più il ciuccio. Nella testa avevo mille pensieri tanti dubbi "farò bene, farò male?  "Sono una cattiva madre?". La tenevo fra le mie braccia e la osservavo mentre faceva i suoi versetti con la paura che gli acidi che le ritornavano su le andassero di traverso, come spesso le accadeva.. E poi ho avuto un attimo di crisi. Mi sono sentita incapace, impreparata.. Ho avuto paura di non essere in grado di non sapere come occuparmene o di cosa fare in caso fosse successo qualcosa.

Che cosa mi stava succedendo? Eppure per molte mamme occuparsi di un figlio e' la cosa più naturale che ci sia. In quel momento mi sono sentita più vecchia di 10 anni, con la schiena dolorante, gli occhi che mi bruciavano, la testa pesante..
Mi ricordo che ho chiesto a mio marito di tenere un secondo Pucci, mentre io sono andata in bagno a prendere respiro, lavarmi la faccia e rilassarmi un po'.
Quando sono uscita dal bagno mio marito aveva intuito subito ciò che stavo provando aiutandomi a sfogarmi e a tirare fuori tutta la mia frustrazione.. Abbiamo parlato tanto e è stata quella notte che abbiamo preso la decisione che non avremmo messo Pucci nel lettino ma avrebbe dormito con noi. L'unico modo che riusciva a prendere sonno era a pancia in giù su di noi e non troppo sdraiata .. Ci siamo organizzati per tenerla a turni, accerchiati dai cuscini per non farla cadere..

Era l'unico modo per poter dormire, noi e lei.

Quel mattino quando mi sono svegliata ero riposata.



Dopo questo piccolo intoppo le cose hanno iniziato ad andare un po' meglio.



Devo sottolineare che la comunicazione nella  coppia è fondamentale. Da sola non mi sarei lasciata andare completamente ad avere più fiducia in me e a seguire il mio istinto. Ho avuto il sostegno di mio marito che mi ha dato la sicurezza e la tranquillità che stavamo facendo bene e stavamo andando nella direzione giusta.

Morale: Un sacco di pazienza, amore e comunicazione. Seguire l'istinto, parlare con il partner, con la famiglia.


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