ALLATTAMENTO
Purtroppo non sono riuscita ad allattare Pucci, anche se ci tenevo tanto.
Essendo nata prematura e ricoverata in terapia intensiva, ho iniziato a tirarmi il latte dopo qualche giorno dal cesareo. Inizialmente ero scettica, mai avrei pensato che potesse uscire qualcosa da un seno che non era pronto a dare latte così in anticipo. Invece con tanta pazienza e costanza da poche gocce al giorno, piano piano sono riuscita a tirare una modesta dose di latte, non sufficiente per il suo fabbisogno giornaliero ma comunque soddisfacente, dato le mie aspettative.
Nei giorni successivi alla nascita di Pucci l'aiuto delle ostetriche ho provato un po' ad attaccarla ma la bimba si stancava subito e quindi per non affaticarla troppo si passava al biberon.
E così anche a casa. Come mi avevano suggerito di fare, prima del biberon cercavo di darle il latte dal seno per cercare di abituarla ma dopo pochi tentativi mi arrendevo.
La bambina ormai abituata al biberon non aveva pazienza di succhiare il latte dal seno e piangeva disperata, e così piano piano sono passata definitivamente al biberon. Finché ho avuto latte, gli davo il mio, che mi tiravo con il tiralatte, poi quando ha iniziato a esaurirsi ho smesso..
Purtroppo lo stress e il sonno arretrato hanno inciso molto sulla diminuzione del latte. Ormai quel tiralatte era diventato un ossessione, non pensavo più che lo stavo facendo per il bene della mia piccola, ma lo sentivo più un peso e un dovere fastidioso.
Per non esaurirmi del tutto e a malincuore ho fatto questa scelta. Un po' mi dispiace, ma visto che la bimba cresce bene anche con latte artificiale va bene così . Tante cose non sono andate come volevo, quindi non ho intenzione di farne una malattia.
Lo stress iniziale e' stato tanto, in più molte persone, tra cui un paio di ostetriche mi sono state vicine anche nei mesi successivi dandomi consigli in merito alla bimba ma soprattutto per cercare di continuare con l'allattamento al seno e aumentarne la produzione.
Alla fine per non uscirne pazza ho deciso di resettare il tutto, cancellare dalla mente tutto quello che mi era stato detto e fare di testa mia.
Essendo nata prematura e ricoverata in terapia intensiva, ho iniziato a tirarmi il latte dopo qualche giorno dal cesareo. Inizialmente ero scettica, mai avrei pensato che potesse uscire qualcosa da un seno che non era pronto a dare latte così in anticipo. Invece con tanta pazienza e costanza da poche gocce al giorno, piano piano sono riuscita a tirare una modesta dose di latte, non sufficiente per il suo fabbisogno giornaliero ma comunque soddisfacente, dato le mie aspettative.
Nei giorni successivi alla nascita di Pucci l'aiuto delle ostetriche ho provato un po' ad attaccarla ma la bimba si stancava subito e quindi per non affaticarla troppo si passava al biberon.
E così anche a casa. Come mi avevano suggerito di fare, prima del biberon cercavo di darle il latte dal seno per cercare di abituarla ma dopo pochi tentativi mi arrendevo.
La bambina ormai abituata al biberon non aveva pazienza di succhiare il latte dal seno e piangeva disperata, e così piano piano sono passata definitivamente al biberon. Finché ho avuto latte, gli davo il mio, che mi tiravo con il tiralatte, poi quando ha iniziato a esaurirsi ho smesso..
Purtroppo lo stress e il sonno arretrato hanno inciso molto sulla diminuzione del latte. Ormai quel tiralatte era diventato un ossessione, non pensavo più che lo stavo facendo per il bene della mia piccola, ma lo sentivo più un peso e un dovere fastidioso.
Per non esaurirmi del tutto e a malincuore ho fatto questa scelta. Un po' mi dispiace, ma visto che la bimba cresce bene anche con latte artificiale va bene così . Tante cose non sono andate come volevo, quindi non ho intenzione di farne una malattia.
Lo stress iniziale e' stato tanto, in più molte persone, tra cui un paio di ostetriche mi sono state vicine anche nei mesi successivi dandomi consigli in merito alla bimba ma soprattutto per cercare di continuare con l'allattamento al seno e aumentarne la produzione.
Alla fine per non uscirne pazza ho deciso di resettare il tutto, cancellare dalla mente tutto quello che mi era stato detto e fare di testa mia.
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